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Mantenere vivo il ricordo di Lorenzo, un bambino che con il suo sorriso riempiva il cuore di tutti. Con questa volontà Lucia e Paolo hanno deciso di creare uno spazio dove tanti bambini potessero giocare e divertirsi all’aria aperta, proprio come piaceva anche al loro piccolo Lorenzo.

Hanno così dato vita ad una raccolta fondi, ponendosi come obiettivo 5.000€ creando una rete di solidarietà che fin da subito ha fatto sentire la propria energia con messaggi e donazioni, fino al raggiungimento della cifra, e oltre. Sono infatti stati raccolti ben 16.325€ utili ad allestire al meglio il giardino di Lorenzo, che sarà luogo di festa, risate e giochi, nel dolce ricordo di un bimbo che ha regalato a tutti noi tantissima gioia e forza.

L’inaugurazione avverrà sabato 1 agosto. Di seguito vi lasciamo la testimonianza di Lucia, mamma del piccolo Lorenzo, che racconta della nascita di questa idea, e la sua realizzazione.

Eccomi qui a raccontare come è nato il nostro progetto, partiamo dall’inizio: la nostra conoscenza di Ageop è nata 5 anni fa, nel maggio 2015, quando Lorenzo, nostro figlio, che aveva poco più di un anno e mezzo, si è ammalato.

Era un bimbo educato, solare, sempre sorridente e giudizioso, mai capriccioso, e molto molto simpatico, con i suoi grandi occhioni scuri riempiva il cuore.

In quel periodo molto difficile e duro ageop c’è sempre stata, un associazione carica di amore e aiuto concreto che va dai volontari che giocano con i bimbi in attesa delle visite e delle terapie in dh, alla gestione della cucina dell’alloggio genitori presente al  quinto piano del padiglione 13 dell’ Ospedale S. Orsola.

Bastava chiedere, e loro si facevano in quattro per aiutarti, con giochi per Lorenzo, se era un po’ giù o per i nostri desideri. Al quinto piano, durante le degenze, avevo a disposizione, come tutti gli altri genitori, lavatrici e asciugatrici,  palestra e salottino con piccola biblioteca. Ma per me la cosa più impagabile è sempre stata la cucina, poter preparare a Lorenzo quello che voleva, una vera comodità se non, in quei momenti, un vero lusso.

Non si è mai pronti ad un lutto del genere,  Lorenzo se n’è andato nel giugno 2019, dopo 4 anni di malattia, a neanche 6 anni,  è la cosa peggiore che possa capitare ad una mamma e ad un papà. 

Dico sempre che io e Paolo, mio marito, abbiamo toccato il fondo, non esiste un dolore più grande, in più ero incinta di Marco, il fratellino che Lorenzo tanto voleva. Non è una situazione che si può superare, bisogna solo abituarsi al dolore e lentamente cercare di restare a galla.

Da quel momento dovevamo solo cercare di sopravvivere, nulla sarebbe stato più come prima, i sorrisi, i giochi, nulla.

Mancava, manca e mancherà sempre un tassello fondamentale, il nostro guerriero dai grandi occhioni.

Da subito io e Paolo desideravamo fare qualcosa per ricordare Lorenzo. Ma non sapevamo cosa come e dove, e a dirla tutta, un po’ ci mancava anche il coraggio, non è così semplice metterci la faccia.

Fu un caso che la Geometra dell’ufficio Ambiente del Comune di Pianoro, che conosce bene la mia famiglia e Paolo, parlò con mia sorella, un agronomo che collabora con lo stesso Comune, di questo lutto, e venne fuori questa possibilità…il Sindaco Franca Filippini è subito stata molto partecipe e propositiva, ha fatto suo questo nostro desiderio, allora via a richiedere al Parroco il terreno e ai due meravigliosi proprietari del campo adiacente la possibilità di darlo in comodato d’uso al Comune per questo progetto.  Furono tutti entusiasti, noi per primi. Finalmente avevamo un idea concreta per ricordare il nostro bimbo.

In più Lorenzo amava stare all’aperto e giocare. Era la soluzione perfetta!

Per ora il giardino avrà tavoli, panche, giochi anche per disabili e in autunno piante e arbusti, ma ci piacerebbe ampliarlo con qualcosa di nuovo tutti gli anni, un regalo per Lorenzo.

La potenza del fare: questo progetto nonostante le difficoltà mi rende viva, ci rende vivi, abbiamo potuto constatare che tanta gente ha voluto molto bene al nostro bimbo, che la parrocchia, il Comune, i proprietari del terreno, sono stati tutti propositivi, generosi e volenterosi di fare qualcosa, insieme a noi, per la comunità, per i bimbi, perché i bimbi sono il nostro futuro. Non vediamo l’ora di inaugurarlo, il 1 agosto, il giorno del compleanno di Lorenzo, faremo festa (sempre con attenzione e rispettando le norme per il coronavirus).

Lorenzo purtroppo un futuro non lo può avere, ma in questo giardino vive anche lui.

Il fare qualcosa per gli altri fa bene e fa star bene, nessun bimbo deve ammalarsi e morire di tumore, è profondamente  ingiusto e inumano. Ci piacerebbe in futuro in questo giardino poter ospitare qualche evento per Ageop.

Ageop c’è sempre, anche se Lorenzo non c’è più ogni tanto andiamo a trovare queste fantastiche persone, ci mancano, ci mancano davvero tanto, nonostante tutto hanno sempre un sorriso un abbraccio e una parola di conforto. Ageop è amore e resilienza. E Marco, il fratello di Lorenzo, deve conoscere queste persone straordinarie.

Lucia Cevenini e Paolo Biondi