A mobilitarsi per far arrivare in Italia le due pazienti pediatriche oncologiche anche Ageop, che ha provveduto ad ospitare i familiari. “Circa 1500 bambini oncologici sono ancora in Ucraina e non si riesce a farli uscire”, dice la direttrice Francesca Testoni, che lancia un appello: “Bisogna fare pressione sulle compagnie aeree perché capiscano che si tratta di rifugiati”
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